Guidati da una serie incessante di campionamenti e di assaggi abbiamo oltrepassato ormai abbondantemente la metà del mese; allora ci fermiamo un attimo a respirare un po’ di aria di settembre, anche noi insieme alle nostre uve.
Perché la vendemmia delle varietà piú precoci è stata veramente complessa in questa campagna 2012, ma alla fine siamo riusciti a entrare in questo mese tanto atteso, dove le temperature diurne si smorzano, il sole si mantiene tiepido e l’ aria fresca notturna da’ il tocco da maestro: la maturazione delle uve a bacca rossa precoci è piena e con una carica di emozioni da regalare interessantissima!
Il primo ad essere vendemmiato è il Merlot in una parcella esposta in pieno ai venti freschi delle notti di settembre: acini turgidi, bucce e vinaccioli dolci, polpa dolcissima e fresca… maturazioni tecnologica e fenolica correttissime!
Siamo ai primi di settembre e ancora il sole nelle ore centrali della giornata ci riscalda un po’ troppo e vogliamo portare il nostro merlot in cantina rapidamente: è al punto giusto! Quindi, animati ancora dalla vendemmia della Notte Bianca non mettiamo a dormire le lampade “mentali” e in una notte fresca vendemmiamo la nostra parcella. All’ alba diraspiamo e a grano intero lasciamo che il nostro merlot inizi a fermentare. Rimontaggi frequentissimi, delestage e temperatura strettamente controllata accompagnano la fermentazione dei tre cloni di Merlot: UNO!
Mentre continuiamo i nostri assaggi delle uve, da un giorno con l’ altro, il clima decide di cambiare: passeggiamo tra i filari fino quasi a mezzogiorno in maniche di camicia! Il sole tiepido finalmente bacia i grappoli che respirano il loro tanto anelato settembre. E’ il turno della Garnatxa negra nella sua parcella franco-limosa esposta ai venti di sud-ovest o di maestrale, con gli olivi e gli oleandri che la controllano: la seguiamo, aspettiamo che le bucce spessissime si rilassino un po’ e i vinaccioli dimentichino i loro tannini verdi… il colore, come è proprio della Garnatxa, non è carico ma le sensazioni di frutta sono fantastiche. Adesso sí, è settembre sul serio: la nostra Garnatxa la vendemmiamo la mattina presto fino a che il sole lo consente, e poi dritti in cantina a cercare di lavorare i tre cloni per garantire che le bucce possano trasmettere al vino tutte quelle sensazioni di frutta rossa che ci regalavano in vigna. Rimontaggi al riparo dall’ eccessiva ossigenazione, macerazioni brevi e la corretta temperatura assicurano che ogni mattina aprendo la porta della cantina ci si potesse riempire i sensi di frutta rossa: DUE!
Nella valle, in una parcella ad alto contenuto di limo e di gesso, le nostre piante di Syrah allevate a gouyot lavorano infaticabili sotto il sole tiepido e accarezzate dalla brezza notturna del libeccio per far maturare dei grappoli dall’ aspetto perfetto. Hanno sofferto un po’ di piú il caldo torrido dell’ estate, ma le abbiamo aiutate: il diradamento a luglio è stato proprio mirato a garantire un equilibrio vegeto-produttivo durante la maturazione che potesse portare alla vendemmia di uve mature soprattutto fenolicamente. E ci siamo riusciti: i tre cloni di Syrah ci hanno risposto bene e le uve avevano tannini dolci e speziati, ed un’ intensità colorante delle bucce fenomenale. Lavorare il deposito di Syrah in fermentazione è stata una lotta preventiva alle macchie: a distanza di poche ore dalla pigiadiraspatura il colore del mosto era viola intenso e rimontaggio dopo rimontaggio assumeva riflessi sempre piú blu. Incredibile Syrah: TRE!
Dopo macerazioni brevi volte ad estrarre tutto il carattere varietale delle nostre uve, abbiamo svinato una per una le nostre varietá con una pressatura molto soffice.
Tre parcelle con tre varietà ciascuna con tre cloni: la diversità arricchisce!
Tre depositi con tre protocolli di vinificazione differenti: ogni varietà interpretata in modo differente e rispettoso!
Tre anime e tre interpreti di tutto il ciclo: dalla potatura al deposito!
1… 2… 3D3 !!!
In vino vivendo ... continua ...
Perché la vendemmia delle varietà piú precoci è stata veramente complessa in questa campagna 2012, ma alla fine siamo riusciti a entrare in questo mese tanto atteso, dove le temperature diurne si smorzano, il sole si mantiene tiepido e l’ aria fresca notturna da’ il tocco da maestro: la maturazione delle uve a bacca rossa precoci è piena e con una carica di emozioni da regalare interessantissima!
Il primo ad essere vendemmiato è il Merlot in una parcella esposta in pieno ai venti freschi delle notti di settembre: acini turgidi, bucce e vinaccioli dolci, polpa dolcissima e fresca… maturazioni tecnologica e fenolica correttissime!
Siamo ai primi di settembre e ancora il sole nelle ore centrali della giornata ci riscalda un po’ troppo e vogliamo portare il nostro merlot in cantina rapidamente: è al punto giusto! Quindi, animati ancora dalla vendemmia della Notte Bianca non mettiamo a dormire le lampade “mentali” e in una notte fresca vendemmiamo la nostra parcella. All’ alba diraspiamo e a grano intero lasciamo che il nostro merlot inizi a fermentare. Rimontaggi frequentissimi, delestage e temperatura strettamente controllata accompagnano la fermentazione dei tre cloni di Merlot: UNO!
Mentre continuiamo i nostri assaggi delle uve, da un giorno con l’ altro, il clima decide di cambiare: passeggiamo tra i filari fino quasi a mezzogiorno in maniche di camicia! Il sole tiepido finalmente bacia i grappoli che respirano il loro tanto anelato settembre. E’ il turno della Garnatxa negra nella sua parcella franco-limosa esposta ai venti di sud-ovest o di maestrale, con gli olivi e gli oleandri che la controllano: la seguiamo, aspettiamo che le bucce spessissime si rilassino un po’ e i vinaccioli dimentichino i loro tannini verdi… il colore, come è proprio della Garnatxa, non è carico ma le sensazioni di frutta sono fantastiche. Adesso sí, è settembre sul serio: la nostra Garnatxa la vendemmiamo la mattina presto fino a che il sole lo consente, e poi dritti in cantina a cercare di lavorare i tre cloni per garantire che le bucce possano trasmettere al vino tutte quelle sensazioni di frutta rossa che ci regalavano in vigna. Rimontaggi al riparo dall’ eccessiva ossigenazione, macerazioni brevi e la corretta temperatura assicurano che ogni mattina aprendo la porta della cantina ci si potesse riempire i sensi di frutta rossa: DUE!
Nella valle, in una parcella ad alto contenuto di limo e di gesso, le nostre piante di Syrah allevate a gouyot lavorano infaticabili sotto il sole tiepido e accarezzate dalla brezza notturna del libeccio per far maturare dei grappoli dall’ aspetto perfetto. Hanno sofferto un po’ di piú il caldo torrido dell’ estate, ma le abbiamo aiutate: il diradamento a luglio è stato proprio mirato a garantire un equilibrio vegeto-produttivo durante la maturazione che potesse portare alla vendemmia di uve mature soprattutto fenolicamente. E ci siamo riusciti: i tre cloni di Syrah ci hanno risposto bene e le uve avevano tannini dolci e speziati, ed un’ intensità colorante delle bucce fenomenale. Lavorare il deposito di Syrah in fermentazione è stata una lotta preventiva alle macchie: a distanza di poche ore dalla pigiadiraspatura il colore del mosto era viola intenso e rimontaggio dopo rimontaggio assumeva riflessi sempre piú blu. Incredibile Syrah: TRE!
Dopo macerazioni brevi volte ad estrarre tutto il carattere varietale delle nostre uve, abbiamo svinato una per una le nostre varietá con una pressatura molto soffice.
Tre parcelle con tre varietà ciascuna con tre cloni: la diversità arricchisce!
Tre depositi con tre protocolli di vinificazione differenti: ogni varietà interpretata in modo differente e rispettoso!
Tre anime e tre interpreti di tutto il ciclo: dalla potatura al deposito!
1… 2… 3D3 !!!
In vino vivendo ... continua ...
Nessun commento:
Posta un commento